FilmUP.com > Forum > Tutto Cinema - Tim Burton's nightmare after Christmas: Sweeney Todd
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FilmUP Forum Index > Cinema > Tutto Cinema > Tim Burton's nightmare after Christmas: Sweeney Todd   
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Autore Tim Burton's nightmare after Christmas: Sweeney Todd
vietcong

Reg.: 13 Ott 2003
Messaggi: 4111
Da: roma (RM)
Inviato: 06-02-2008 23:14  
quote:
In data 2008-02-05 13:50, Nietzsche scrive:
quote:
In data 2008-02-05 13:15, vietcong scrive:


ai primi spettatori di cinema davano fastidio i primi piani, i personaggi gli sembravano innaturalmente giganteschi. Cosi' come a molti spettatori di oggi sembrano dei pazzi i personaggi canterini dei musical. e' sempre un fatto di pratica e adeguamento ai linguaggi, che sono sempre filtrati (naturalmente, non astrusamente) tanto dalla sensibilita' individuale quanto dalla cultura e che vanno a formare il gusto. i gusti non sono opachi ed arbitrari, hanno una precisa storia.




che i gusti abbiano una storia e non siano arbitrari, è verissimo.
che il gusto personale sia soggetto a disamne e incriminazioni varie, è già più discutibile. io nno reputo dei pazzi canterini gli attori di musical, nè trovo modo di criticare in alcun modo gli amanti del genere. non vedo perchè invece si debba criticare di ottusità un gusto personale diverso dal proprio.




ma io non parlo in particolare dei gusti tuoi o di badlandz o chicchessia. solo che spessissimo mi sono sentito dire "non lo vedo perchè è un film musicale" o anche "ma che a un certo punto si mettono a cantare? Noo, allora non lo vedo", da spettatori di tutti i tipi, dai più istintivi ai più sofisticati. Per questo ho tratto delle conclusioni e delle riflessioni generali.
Secondo me è sempre sbagliato precludersi la visione di un film per un'appartenenza a un genere che ci è poco congeniale, il grande cinema è tale a prescindere, snobbare Singing in the Rain in quanto musical o Ombre Rosse in quanto western (altro genere pregiudicatissimo) vuol dire comunque privarsi di qualcosa. Del resto parliamo di generi "nobili" che hanno fatto la storia del cinema, mica cazzi. Ma non pretendo che tutti abbiano lo stesso livello di cinefilia, ripeto, ho fatto solo una considerazione su un andazzo generale.

Comunque: non ho capito perché Burton avrebbe perso una grande occasione...




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badlands

Reg.: 01 Mag 2002
Messaggi: 14498
Da: urbania (PS)
Inviato: 06-02-2008 23:22  
perchè forse,questo genere di storia,dal punto puramente narratvo,di ciò che racconta,pareva perfetta per venire raccontata in maniera più tradizionale,diciamo stile sleepy hollow.anche se può sebrare,in fondo,il giudizio di uno che ha diffidenza verso i musical
ciao!

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badlands

Reg.: 01 Mag 2002
Messaggi: 14498
Da: urbania (PS)
Inviato: 06-02-2008 23:25  
si insomma,di musical horror,e ancor più gotici,non ce ne sono a mia memoria(il fantasma dell'opera spero concordi non abbia nulla di questi due),e pensare al primo film di questo tipo può si stimolare,ma anche un poco intimorire e respingere,a ragione o meno
ciao!

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vietcong

Reg.: 13 Ott 2003
Messaggi: 4111
Da: roma (RM)
Inviato: 07-02-2008 00:02  

siete troppo indietro..


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vietcong

Reg.: 13 Ott 2003
Messaggi: 4111
Da: roma (RM)
Inviato: 07-02-2008 00:15  
comunque non credo che potesse essere un horror vero e proprio se, da quel poco che ho capito della trama, il personaggio "spaventoso" della storia è proprio il protagonista. questa situazione ricorda molto di più nightmare before christmas che sleepy hollow.
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utopia


Reg.: 29 Mag 2004
Messaggi: 14557
Da: Smaramaust (NA)
Inviato: 07-02-2008 12:54  
quote:
In data 2008-02-06 23:22, badlands scrive:
pareva perfetta per venire raccontata in maniera più tradizionale,diciamo stile sleepy hollow.


quote:
In data 2008-02-07 00:15, vietcong scrive:
questa situazione ricorda molto di più nightmare before christmas che sleepy hollow.


Sleepy Hollow aveva alcuni passaggi alquanto 'comici', se vogliamo pensare a tutte le volte che Ichabod cade per terra; NBC non può essere definito 'horror' più di tanto perchè è comunque un genere d'animazione, e poi anche lì il sorrisino scappa quando Jack inizia a distribuire giocattoli macabri a bimbi rosei e paffuti.
Sweeney Todd è la storia di un barbiere che sgozzava le gole dei suoi clienti più facoltosi per derubarli dei loro preziosi, liberandosi poi dei corpi grazie ai pasticci di carne della sua amante che tanto piacevano ai londinesi. L'unica cosa che Burton ha potuto cambiare e che quindi contraddistingue sempre il voler dare un senso (logico) alle azioni dei suoi personaggi è il fatto che nel libro Todd lo fa perchè è un assassino, punto; nel film lo fa per vendetta.
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martalari

Reg.: 11 Mag 2006
Messaggi: 460
Da: roma (RM)
Inviato: 21-02-2008 14:27  

Tim Burton non si smentisce mai




L'avventura è iniziata già qualche minuto prima del film, le attese,
la gente in gran parte vestita di nero, una giovane giornalista
arrivata con un borra a forma di "bara" tutto faceva presagire ad un
ritrovo di fans di Tim Burton, in realtà era la proiezione stampa di
uno dei due capolavori (l'altro è il film di Coen) che arriveranno in
sala nel fine settimana




Per prima cosa annullate ogni pregiudizio....

Sangue? Sembra vernice, le scene sono storybordate stile fumetto, con
scenografie di Dante Ferretti senza precedenti



Fantasy? Horror? Come tuti i film di Tim Burton non somigliano a
niente di già visto per questo sono capolavori unici


Scene truculente? Assolutamente no, vedi sopra il punto Sangue



Odiate il Musical? Non fa nulla perché il film è ispirato al Musical,
ma superati i primi 5 minuti, dopo la scena di Helena Bonham Carter il
film decolla e rapisce lo spettatore proiettandolo in un mondo
bellissimo, pieno di forti emozioni



Depp-Pirata? Scordatevelo, una grandissima prova d'attore per un ruolo
difficilissimo, un po' Jack lo squartatore un po' il Conte di
Montecristo e nessuno dei due, la storia narra di di un uomo che è
stato maltrattato, che cerca vendetta. E, nel tentativo di ottenerla,
perde la ragione, Assumendo l'identità di Sweeney Todd, Barker torna
alla sua vecchia bottega da barbiere .....



La cosa straordinaria è che dall'affiatamento tra Depp e Burton nasce
di tutto anche l'ironia in alcune scene


"Sweeney Todd" è il sesto film per il quale Johnny Depp e Tim Burton
collaborano, dopo "Edward mani di forbice", "Ed Wood", "Il mistero di
Sleepy Hollow", "La fabbrica di cioccolato" e "La sposa cadavere".
Sono come una qualsiasi buona squadra che fa le cose quasi senza
parlare, e possono praticamente leggere nel pensiero l'uno dell'altro



Inoltre il film è strepitosamente bello anche tecnicamente, grazie
alla fotografia a cura di chi è sempre stato vicino a Depp, il
montatore fidato di Tim Burton, la costumista premio Oscar per Chicago
e Dante Ferretti che ha fatto risparmiare anche la produzione



C'e' molto di Fellini, dovete crederci, in Tim Burton, e Ferretti che
ha lavorato con l'indimenticabile maestro italiano da sempre il nostro
più conosciuto nel mondo non poteva non lavorare (per la prima volta)
con Tim Burton e ha fatto anche risparmiare la produzione che non
aveva molti soldi per realizzare il film : La soluzione di Ferretti è
stata ingegnosa e straordinariamente efficace su un piano economico.
Inserendo muri mobili e fondali intercambiabili, ha ideato scene che
era possibile riciclare, così che il St. Dunstan's Market, che era
stato costruito nel teatro S dei Pinewood, si è trasformato facilmente
in Fleet Street, facendo risparmiare alla produzione tempo e soldi.



Ne parla il produttore : E' la prima volta che lavoriamo con Dante e
lui ha superato ogni nostra aspettativa" . "Non avevamo molti soldi e
non potevamo costruire tutto quello che volevamo. Lui ha preso alcune
scene e ne ha ricavate altre, semplicemente cambiando la struttura. Ci
sono scene dietro altre scene perché non potevamo permetterci di avere
molti teatri di posa. E' straordinario quello che ha fatto. Vi
sentirete come se vi trovaste a Londra in quel periodo storico e,
ovviamente abbiamo usato estensioni del set realizzate digitalmente,
così che avrete la sensazione di un film girato in vasti esterni".



Veramente strepitose anche le canzoni, indimenticabili




Voto al film 9

Voto alla sceneggiatura 9

Voto al cast tecnico 10

Voto alla regia 9

Voto a Depp 7 1/2 un lavoro pazzesco sul personaggio

Voto a HELENA BONHAM CARTER 8 mai così nel ruolo

voto a ALAN RICKMAN 7 insuperabile

voto a Sacha-Borat 6 1/2

voto ai due giovani attori innamorati 7

anche la piccola posa o la foto di una persona è scelta straordinariamente bene

voto al film 9



E' UNA BELLA LOTTA SCEGLIERE QUESTO O "NON E' UN PAESE PER VECCHI"
MAGARI ANDATELI A VEDERE TUTTI E DUE ALMENO VI ALLONTANERETE DA TANTE
COSE BRUTTE VISTE ULTIMAMENTE AL CINEMA


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utopia


Reg.: 29 Mag 2004
Messaggi: 14557
Da: Smaramaust (NA)
Inviato: 22-02-2008 10:04  
OOOOOOOOOOOOOGGI!!!!!!!!!!!!!!!!!

:nonstopiùnellapell:
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utopia


Reg.: 29 Mag 2004
Messaggi: 14557
Da: Smaramaust (NA)
Inviato: 23-02-2008 11:50  
Se qualche anno fa era stato sulle tracce di Jack lo Squartatore nei panni dell'ispettore Fred Abberline, stavolta Johnny Depp si trova ad interpretare proprio l'assassino londinese, in epoca e sotto nome diversi. E solo Burton poteva fare bene un lavoro simile, non ci avrei visto nessun altro.
Personaggi anonimi che si alternano fra la folla, sui marciapiedi, nel mercato; figure incolore immerse nei loro abiti pomposi o nei loro stracci arcobaleno che però passano inosservate. Sono i capelli arruffati di Depp, con quel ciuffo bianco tocco di ulteriore stranezza, ed il pallido decolletè della Bonham Carter che dominano la scena, non c'è che dire. Una scena in cui Dante Ferretti ha dato il meglio di sè.
L'amore è stato, a dispetto di quella che può sembrare la prima impressione, il perno di tutta la vicenda e ci è stato proposto sotto varie sfaccettature: c'è quello candido fra Joanna ed il marinaio, quello materno di Tobias nei confronti della signora Lovett, quello egoista della stessa Lovett nei confronti di Todd e quello curdele e sofferto di Sweeney per la sua famiglia. Il tutto in un imprevedibile gioco delle parti, di attori che alternano poche battute con canzoni sottotitolate. E questa è sicuramente una nota di merito, perchè proprio non si potevano doppiare la voce cavernosa di Depp e quella cinguettante della Carter, si sarebbe persa molta della bellezza della pellicola.
Tim Burton ha adattato come meglio poteva la storia al suo modo di concepire il cinema, distaccandosi volontariamente da un libro troppo pesante da smerciare nelle sale. Perchè, io stessa lo ammetto, è un genere di film che di sicuro non sarebbe stato tra i primi che avrei guardato una volta iniziata la distribuzione. Ma ho cercato di andare al di là delle gole sgozzate, della cattiveria di questo barbiere al quale non si riesce a giustificare una vendetta tanto crudele e che, alla fine, gli si ritorcerà contro nel modo più doloroso possibile. Non c'è uno spiraglio di luce, fin dall'inizio, ma il regista ha saputo sorprenderci cambiando immediatamente le inquadrature quando tutti ci aspettavamo una banalità. Perchè, nella pellicola, per le banalità non c'è spazio. Tutti hanno imparato la storiella a memoria, tutti sapevano dal primo cadavere dove sarebbero andate a finire quelle carni. Ma nessuno si aspettava che il racconto, di volta in volta, avrebbe cambiato così repentinamente l'animo ed i sentimenti dei personaggi, che il momento prima ci sentivamo di compatire ma che quello subito dopo vedevamo solo come carnefici privi di pietà.
Gli uomini si divorano a vicenda presi dal loro astio e dal loro rancore: questo è il messaggio burtoniano neanche tanto difficile da afferrare. Ma se, in un altro contesto, si sarebbe potuta trovare una strada alternativa di riscatto, in Sweeney Todd questa non c'è. Per nessuno dei personaggi. Basti pensare a Toby, tanto amato e protetto da Mrs. Lovett la quale, però, non ci penserà due volte a fare la spia, a desiderare di farlo fuori non appena il ragazzino mostrerà pericolose curiosità. E pensare che lui voleva proteggerla, e lei userà le stesse parole per indurlo a saltare fuori dal suo nascondiglio ed ucciderlo. Ma sarebbe troppo facile, una strada troppo semplice per chiudere il cerchio. Un cerchio che sembrava già chiuso quando Todd aveva finalmente avuto la sua vendetta, uccidendo colui che gli aveva portato via, più di quindici anni prima, moglie e figlia. Invece, un grido della signora Lovett, fa comprendere che c'è ancora tutto in gioco, un gioco che si concluderà nel modo più spietato possibile con una catena di tradimenti che fanno comprendere che non c'è redenzione nè tantomeno perdono. Che l'animo umano non riesce a lavarsi di dosso il rancore e che si sporcherà ulteriormente con il sangue dei colpevoli ma anche degli innocenti. Innocenti che non credevano di trovare la morte in una bottega di barbiere, che altro non avevano chiesto, alla vita, di condurre un'esistenza tranquilla con gli affetti del loro focolare domestico. Richiesta che, per quindici anni, aveva fatto anche Todd ad un dio che non viene nominato nè interpellato, perchè da semplice speranza è divenuto un tormento nonchè la molla che ha fatto scattare un meccanismo di follia omicida che nessuno sarebbe riuscito più a fermare se non l'imprevedibilità e la legge della sopravvivenza.

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kubrickfan

Reg.: 19 Dic 2005
Messaggi: 917
Da: gessate (MI)
Inviato: 23-02-2008 15:56  
bello bello bello

Trama: Benjamin Barker è un barbiere vive la sua vita felicemente con moglie e figlia adorate, ma un giudice di laide ambizioni medita di rompere l'idillio familiare per conquistare la dolce sposa. Con l'inganno allontana e rinchiude il marito accusandolo di frodi non commesse. Dopo anni il barbiere, completamente cambiato nei connotati e carico di odio, riesce a tornare a Londra da uomo libero e medita vendetta. Ad aiutarlo una locandiera in disgrazia, e le lame da barba, cesellate in argento, e gelosamente custodite negli anni. Purtroppo viene a sapere della morte della adorata moglie e che la figlia è reclusa dallo stesso uomo che l'ha rovinato in una camera. E' il momento che il timido barbiere sparisca, entra in scena il pericoloso e demoniaco Sweeney Todd!



Commento: il grandioso accoppiamento artistico Tim Burton (regista) e Johnny Deep (attore), al sesto film assieme, ci regala un nuovo grande appassionante film, tratto dall'opera teatrale di Stephen Sondheim e Hugh Callingham Wheeler, basato sulla sete di vendetta per sanare un grande torto subito. Ma si sa, il sangue chiama sangue e la spirale di odio rischia di travolgere chi l'ha innescata con ben altre intenzioni.
Coadiuvato dalla moglie di Burton, Helena Bonham Carter (che aveva fatto coppia con lui anche ne La fabbrica di Cioccolato), Johnny Deep, bravo come sempre, costruisce un personaggio carismatico e controverso, che si trasforma nel diabolico Sweeney Todd dopo essere stato un timido barbiere amante della dolce famiglia (grandioso il contrasto a colori flou contro il gotico scuro successivo).
La vendetta è un piatto che va gustato freddo, ma quando si aspetta troppo probabilmente non si riesce più a dosare la resistenza all'appetito, per cui la mano fondamentalmente buona e misurata viene superata dalla cieca furia senza limiti. E i pasticci di Miss Lovett (“I peggiori e i più disgustosi di Londra”) possono solo essere i giusti armadi dove nascondere gli scheletri di un animo ormai totalmente perso, privo di riferimenti e di speranze.
Burton è grandioso, come sempre, nel dare alle scenografie una terribile tinta gotica scuro opprimente, in linea e conforme con l'animo del personaggio che cambia ed evolve, gioca meravigliosamente, assistito da una fotografia superba, con personaggi che sembrano danzare macabramente più che recitare (e la connotazione canora da musical aiuta in questa otica, ovviamente per chi non lo sapesse il film è in gran parte canoramente vocalizzato con brani in inglese e ben sottotitolati in italiano senza sbavature). Anche attori del tutto in parti anomale come Sacha Baron Cohen (che fa un barbiere ciarlatano italiano, tutti lo ricordano per i dissacranti e grottescamente scanzonati personaggi di Borat ed AliG) sono ampiamente credibili, Jamie Campbell Bower (Il marinaio amico del barbiere prima che diventasse il crudele Todd) e Alan Rickman (il bieco giudice Turpin, ricordiamolo per il Severus Piton di harry potter) con Timothy Spall (il fido e laido messo, presente anche lui nella saga di Harry Potter, in Il prigioniero di Azbakan) fanno da perfette spalle alla coppia di conviventi senza scrupoli, rendendo l'horror musical dal chilometrico titolo uno spettacolo appagante, interessantissimo per lo sviluppo di ogni lato tecnico che propone e coinvolgente come pochi.
Tra l'altro Burton non dimentica di inserire uno spezzone onirico e scostato da tutto il resto (il pic nic sul prato) dove si cerca il lato della famiglia ormai perduto (Figlia diventato figlio e moglie sostituita) cercando di dare una speranza e un obbiettivo diverso da quello di una vendetta diventata un peso ormai insopportabile e che tarda ad arrivare. Si rimane stupefatti di come Deep canti con tanta grazia un testo tanto cosparso di nere sfumature, di come il color fumo di Londra (quanta cenere cosparsa su questa città derivata da tutte le nostre scure ansie) faccia da perfetta culla alla vicenda .
E anche una semplice sedia da barbiere può coltivare insieme a una pulizia del viso di fondo e di architettura di costruzione il più oscuro dei volti.
Le due ore di intimal/horror passano con uan velocità inaudita, siamo compressi e folgorati da quanto vediamo, il tempo scorre all'indietro tanto quanto si riduce la purezza dell'animo del protagonista, sperando in continuazione di vederlo resistere per allungare il nostro piacere nel poter godere di tanta artistica inventiva al servizio di una opera teatrale.
Carne trita, pasticci maleodoranti pieni di scarafaggi, abiti puliti e sgargianti indossati da persone malate nell'animo, tutto ci parla di come l'apparire non è mai come l'essere, ogni cosa prende una via riducente e trasformante con la semplicità e il candore di un volo di farfalla in sottofondo di note
luccicanti d'oscuro.
In definitiva uno spettacolo sublime, una ennesima grande lettura che un visionario del nostro tempo non manca di dare, sorretto dal suo perfetto attore feticcio in forma strepitosa e che senza paura affronta anche la prova recitativa del canto, calato in una realtà di fantasia diventata oggettivamente reale e credibile. Non è decisamente uno spettacolo che può essere nelle corde e nel gradimento di tutti, il genere musical non è mai stato amatissimo nel nostro paese, ma veramente perdere questo lavoro per una mancanza di confortevolezza delle abitudini filmiche è privarsi di un segno che la magia del cinema può dare, come è un peccato preoccuparsi se racconta una storia venata di rosso senza andare oltre i suoi significati interiori dell'animo contrastato che lotta per un valore a cui dare il giusto peso. Certo che dopo questa esperienza non sarà facile sedersi dal barbiere con la stessa tranquillità, ma sicuramente è stato meraviglioso sedersi sulle poltrone del cinema

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non solo quentin ma nel nome di quentin...quentin tarantino project
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Lollina
ex "lolly19"


Reg.: 11 Gen 2002
Messaggi: 19693
Da: albenga (SV)
Inviato: 24-02-2008 11:01  
Ed eccoci arrivati a una nuovissima opera dello stravagante autore di Nightmare Before Christmas e della Sposa Cadavere, che dopo una semi delusione (per conto mio) della Fabbrica di Cioccolato riesce a riscattarsi degnamente con questo piccolo gioiellino.
Sin dalle prime scene, costernate da una colonna sonora degna del genere (inizialmente gotica), abbiamo una chiara conferma di un prodotto firmato Tim Burton; dopotutto sono molteplici anche i vari riferimenti a un'atmosfera lugubre e surreale della dimora di Edward Mani di Forbici, oppure dei paesaggi indistinti e nebulosi di Sleepy Hollow.
Il tutto ben amalgamato a una dettagliata presentazione di una Londra quasi senza tempo, cupa e piena di misteri (molto simile alla Londra del fine 1800 di From Hell).
Nelle prime scene il regista, con la telecamera e un valido aiuto della grafica computerizzata, penetra nelle singole vie della città, evidenziando tutto ciò che c'è di più sporco e marcio (utile anche a rappresentare ciò che poi avverrà nella diabolica bottega di Todd), compresi i personaggi e le varie azioni della vita quotidiana che ci vengono presentate come in un flash di una fotografia.
Ma tutto ciò ha la funzione di incorniciare il vero e proprio pilastro portante del film, ossia Sweeney Todd, il diabolico barbiere di Fleet Street, che impersonifica la scena, sbarcando sulle rive del Tamigi (bellissima la scena del Tower Bridge) da una nave mercantile.
Fin da subito il personaggio di Johnny Depp ci viene presentato come un uomo pieno di rabbia e di vendetta, un po' "diabolico" già di per sè, con un solo obiettivo, ossia quello di vendicarsi contro gli uomini che 15 anni prima lo avevavo allontanato dalla moglie e dalla figlia appena nata.
L'atmosfera londinese buia e grigia, caratterizzata da tipici toni bicromatici, si affievolisce, lasciando spazio a canzoni piuttosto allegre e piacevoli (dopotutto era chiara l'intenzione di Tim Burton), che ci accompagneranno nel corso di tutta la durata del film.
In un secondo momento abbiamo l'entrata in scena di un nuovo personaggio, la passionale Mrs. Lovett (Helena Bonham Carter, già vista nelle sembianze della Sposa Cadavere), proprietaria di una malfamata locanda, la quale specialità era quella di sfornare i "peggiori pasticci di carne di Londra".
Depp/Carter formano una coppia a dir poco perfetta, dove la seconda riesce ad accompagnare ogni passo e azione del protagonista, costituendo una sorta di ombra e personaggio-consigliere (utile spesso a placare l'impulsivita di Sweeney Todd).
Sweeney Todd è un personaggio tipico dei film di Tim Burton; è un uomo timido, riservato (proprio come il regista dice di essere), che tenta disperatamente di figurare il meno possibile nella società... e che trama, agisce e commette crimini senza destare sospetti.
Il Diabolico Barbiere, diventato noto in tutta Londra (tanto da superare le ottime performance dell'italiano Pirelli, miglior barbiere di allora), invita nella soffitta i suoi clienti, li fa accomodare sulla poltrona e li sgozza senza alcuna remore (è una vendetta che si riversa contro l'aristocrazia corrotta della società), facendoli in un secondo momento scivolare, tramite una botola, nella cantina della bottega (dove la signorina Lovett si prende l'incarico di eliminare i corpi... il tutto senza sprechi).
Sweeney fà di tutto per arrivare a mettere le mani sul giudice Turpin (Alan Rickman), il quale era diventato tutore della figlia, oramai cresciuta e tenuta prigioniera nella sua casa... il resto della trama si conosce.
Particolare è l'effetto del sangue che sgorga e schizza violentemente dalle gole tagliate dall'affilato rasoio; e costituisce l'unico elemento, che grazie al suo colore, riesce a prevalere sulle atmosfere cupe e monocromatiche.
Sembra quasi che l'effetto del sangue conferisca una maggiore teatralità nelle scene (soprattutto nell'ultima) e renda ancora più vivo l'effetto drammatico (che poi di drammatico il film ha poco).
Nonostante il film sia un musical, rimane persistente il gusto dell'orrido, del macabro e dell'orripilante, tanto da avere la sensazione di "assaporare" per davvero i pasticci fatti di carne umana e di avere le narici pervase dal fumo del forno della bottega.
Dal punto di vista visivo il film sembra non avere difetti, le musiche sono grazione e neanche troppo insistenti.
Davvero un bel lavoro.

VOTO: 8
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Perchè sentiamo la necessita' di chiaccherare di puttanate, per sentirci a nostro agio?E' solo allora che sai di aver trovato qualcuno di davvero speciale,quando puoi chiudere quella cazzo di bocca per un momento e condividere il silenzio in santa pace.

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utopia


Reg.: 29 Mag 2004
Messaggi: 14557
Da: Smaramaust (NA)
Inviato: 24-02-2008 12:39  
quote:
In data 2008-02-23 15:56, kubrickfan scrive:
Certo che dopo questa esperienza non sarà facile sedersi dal barbiere con la stessa tranquillità


E mangiare un hamburger?

Comunque sono stata l'unica sfortunata costretta a subirsi le lamentele di un pubblico ignaro del fatto che fosse un musical?
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TomThom

Reg.: 07 Giu 2007
Messaggi: 2099
Da: Mogliano Veneto (TV)
Inviato: 24-02-2008 13:11  
quote:
In data 2008-02-24 12:39, utopia scrive:
...Comunque sono stata l'unica sfortunata costretta a subirsi le lamentele di un pubblico ignaro del fatto che fosse un musical?


Ecco...mi hai fatto passare la voglia di andare a vederlo...Sono praticamente certo che troverò gente simile, attirata solo dal nome Johnny Depp...Che pena.
_________________

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Hias84

Reg.: 15 Mar 2007
Messaggi: 1262
Da: Serravalle Pistoiese (PT)
Inviato: 24-02-2008 13:19  
quote:
In data 2008-02-24 13:11, TomThom scrive:
quote:
In data 2008-02-24 12:39, utopia scrive:
...Comunque sono stata l'unica sfortunata costretta a subirsi le lamentele di un pubblico ignaro del fatto che fosse un musical?


Ecco...mi hai fatto passare la voglia di andare a vederlo...Sono praticamente certo che troverò gente simile, attirata solo dal nome Johnny Depp...Che pena.




Non lo dite a me! Ieri pomeriggio ero accanto a due mocciosette che hanno sbuffato tutto il tempo durante le parti cantate e lanciavano strani gridolini (di spavento? di disgusto?) ogni volta che si vedeva uno schizzo di sangue... avessi avuto un paio di quelle lame con me!
_________________
Formula della mia felicità: un sì, un no, una linea retta, una meta... (F.W.Nietzsche)

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Lollina
ex "lolly19"


Reg.: 11 Gen 2002
Messaggi: 19693
Da: albenga (SV)
Inviato: 24-02-2008 13:19  
quote:
In data 2008-02-24 13:11, TomThom scrive:
quote:
In data 2008-02-24 12:39, utopia scrive:
...Comunque sono stata l'unica sfortunata costretta a subirsi le lamentele di un pubblico ignaro del fatto che fosse un musical?


Ecco...mi hai fatto passare la voglia di andare a vederlo...Sono praticamente certo che troverò gente simile, attirata solo dal nome Johnny Depp...Che pena.




Ma no dai, non si tratta di pena, è che non a tutti piacciono i musical.
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